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Due racconti intensi in cui il filo conduttore è la guerra con i suoi angoscianti scenari. Nel primo la "strada della Carlina" è come un filo di Arianna che lega e protegge dal labirinto della vita il giovane Piero, chiamato alle armi come tanti altri suoi coetanei negli anni bui della seconda guerra mondiale, costretto a una lunga prigionia lontano da casa, uscito indenne ma profondamente ferito da questa terribile esperienza, rinfrancato dal ritorno al suo paese, alla sua famiglia, al suo orto, ai ciottoli della sua strada. Nel secondo un soldato in fuga, ancora paura, sangue, ritrovarsi intrappolati in una buca profonda, senza apparente possibilità d'uscita. E il miracolo dell'amicizia che si rinnova, che dà forza, coraggio, desiderio di riscatto. Anche se il nuovo amico che ci offre la via della salvezza è "semplicemente" un cane. Capirsi e volersi bene in un attimo... perché ogni legame, quando è profondo, non ha bisogno di parole, conosce un unico linguaggio: quello del cuore.